Le previsioni di Impianti Industriali Srl per il 2020

Come sappiamo la crisi edilizia, cominciata ormai più di un decennio fa, non è mai pienamente passata a fronte di una rinascita del settore. Tuttavia in questi ultimi anni si è notato un incremento che dovrebbe portare, nel prossimo triennio, ad una ripresa piuttosto costante del settore edilizio per quanto riguarda la riqualificazione, la nuova edilizia residenziale, la nuova edilizia non residenziale e le opere pubbliche.

Opere pubbliche e digitalizzazione dell’attività d’impresa

Secondo il Cresme (il centro di ricerca di sviluppo del settore dell’edilizia) e l’Ance, (Associazione Nazionale Costruttori Edili), nonostante alcune differenze territoriali, il mercato è in lenta ma costante ripresa soprattutto per quanto riguarda le opere pubbliche. Tuttavia non bisogna dimenticare quante aziende abbiano chiuso negli ultimi anni e come sia cambiata la concezione del settore edile, cambiata a tal punto da sottovalutare, in un contesto politico-economico, il ruolo dell’ambiente costruito nella crescita economica, nei processi competitivi, nella ricchezza e nella qualità della vita. I passi in avanti da fare sono molteplici, ma sicuramente un pensiero comune è quello di dover necessariamente investire in questo settore che rappresenta il 22% del Pil, considerando anche tutte le attività a lui collegate, per rilanciarlo concretamente a partire da nuovi stanziamenti per gli investimenti pubblici, bonus per assunzioni delle imprese edili ed un concreto progetto di digitalizzazione dell’attività d’impresa che prevede la creazione di una Piattaforma nazionale digitale delle costruzioni e che già è avanti in tutto il resto d’Europa.

Servono coraggio e investimenti per far ripartire il settore

Per incrementare dunque l’attività edilizia e modernizzare il patrimonio edilizio esistente, sarebbe opportuno estendere l’agevolazione per l’acquisto di immobili antisismici, anche all’acquisto di immobili in chiave antisismica senza la necessità di demolizione. In poche parole se si vuole far ripartire il settore edilizio concretamente e sotto tutti i punti di vista, è necessario spendere dei soldi ed investire in questa lunga e complessa filiera che è in grado di attivare l’80% dei settori economici e di contribuire concretamente al rilancio dell’economia dell’intero paese. Basta quindi sacrificare gli investimenti proprio in questo settore, è necessario al contrario un contributo politico ed economico per trovare le risorse necessarie a rilanciare il settore e i cantieri per la messa in sicurezza di tutti i territori. In teoria il Disegno di Legge prevede 9,8 miliardi di euro nel triennio 2020-22 da investire in nuove risorse per le infrastrutture, di cui circa 2 miliardi nel 2020, 3,2 miliardi nel 2021 e 4,7 miliardi nel 2022, che raggiungono i 63,6 miliardi di euro fino al 2034. Tuttavia le risorse che saranno effettivamente spese per investimenti, ammontano a 4,2 miliardi di euro nel triennio 2020-2022, di cui 420 milioni nel 2020, 1,2 miliardi nel 2021 e 2,6 miliardi nel 2022. Torna il concetto di avere più coraggio in questo settore e investire concretamente, perché questi finanziamenti, vista la crisi e la quantità di interventi necessari, non possono risanare tutta la situazione, anche se sicuramente sono un inizio per una lenta ripresa. Nonostante la crisi del settore, la nostra azienda Impianti Industriali S.r.l, a Brembate in provincia di Bergamo, ha cercato in tutti questi anni di mantenere alta la qualità dei suoi servizi e soprattutto dei suoi prodotti, diventando distributore ufficiali dei marchi di impianti per la vagliatura, la frantumazione e di nastri trasportatori più conosciuti e affidabili a livello mondiale. La nostra competenza non è solo legata alla vendita e al noleggio, di questi macchinari, ma anche come centro assistenza e ricambi, per offrire un servizio a 360° a tutti i nostri clienti. Per informazioni o preventivi non esitate a contattarci al numero +39 0355788022 o inviandoci un email all’indirizzo info@impiantindustrialisrl.it.

previsioni andamento mercato edilizia 2020